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SPECIFIC a Bellinzona: un successo per la mobilità ciclabile


🚴 Si è da poco concluso il progetto SPECIFIC (“15‑Minute City for Cycling”), che ha trasformato il quartiere di Camorino di Bellinzona in un laboratorio di mobilità sostenibile.

L’obiettivo? Una città dove ogni bisogno quotidiano possa essere raggiunto a piedi o in bici.


👥 Coinvolgimento della comunità

Il progetto è stato coordinato in Ticino da SUPSI in collaborazione con la Città di Bellinzona e altri enti e partner locali.

Ma la cittadinanza è stata la vera protagonista. Sondaggi e attività partecipative hanno raccolto opinioni e suggerimenti per rendere più sicura e piacevole la mobilità ciclabile. Famiglie e scuole hanno contribuito con entusiasmo, accumulando punti giorno per giorno e con le biciclettate nei weekend, anche sotto la pioggia!


💫 Eventi e momenti speciali

Il progetto ha alternato momenti divertenti e formativi:

  • Festa di apertura con attività di movimento e di sensibilizzazione.
  • Attività per la sicurezza in bici.
  • Biciclettate in famiglia.
  • Laboratori creativi per bambini.
  • Festa di chiusura, per celebrare i risultati e la partecipazione della comunità.

🏆 Premi e riconoscimenti

Grazie ai punti accumulati, la scuola ha raggiunto l’obiettivo finale e ha vinto a una visita al Museo dei Trasporti di Lucerna. Premi speciali sono stati assegnati anche per la creatività dei bambini nelle opere a tema SPECIFIC.


🌐 Risultati e futuro

SPECIFIC ha confermato quanto la comunità sia pronta a muoversi in modo attivo e sostenibile. Nei prossimi mesi condivideremo i dati raccolti, per permettere a tutti di conoscere i risultati e contribuire a sviluppare nuove strategie per una città più vivibile e sicura.


Il messaggio del Pedibus

SPECIFIC dimostra come famiglie, scuole e istituzioni possano collaborare per una città più vivibile. Per noi del Pedibus, ogni passo o pedalata dei bambini è un passo verso un futuro più sicuro, sano e sostenibile.


🌟 Ti piacerebbe portare anche nella tua scuola un progetto come questo? Vorresti saperne di più? Lascia un commento.

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  • Leggi l’articolo sulla rivista ATA QUI a pag26-27