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Incontriamo gli accompagnatori di Caslano

Continua il nostro tour in Ticino per presentarvi le linee del territorio. Il Pedibus intergenerazionale di Caslano comprende 3 linee e coinvolge oltre 40 bambini e 18 accompagnatori.

Abbiamo chiesto Raffaella Zanni che si occupa del Pedibus di Caslano da quando è nato 4 anni fa, di raccontarci qualcosa di più sulla loro esperienza.

“Dopo 4 anni posso dire che la difficoltà del Pedibus non é stato certo crearlo. Ricordo bene che all’inizio i bambini erano pochi (4 per linea circa) e il pensiero più grande era quello del fallimento.

Ma probabilmente era il  momento giusto!

Il municipio ha ascoltato e ha creduto in noi e nel progetto che abbiamo presentato.

Il comandante della Polizia Malcantone Ovest ci ha sempre ricevuto, ascoltato e aiutato per le partenze, gli eventi e tutti i dubbi nell’affrontare certi tratti pericolosi per un gruppo numeroso di bambini.

Il direttore della scuola ci appoggia e ci stima.

Le accompagnatrici e accompagnatori sono persone fantastiche, motivate, pazienti ed affidabili.

Ogni anno si affrontano problemi diversi (organizzativi o dei singoli partecipanti) e ogni anno acquisiamo esperienza.

Quest’anno  abbiamo avuto molta partecipazione di bimbi di prima, molto piccoli.

Qualcuno per varie ragioni, ha avuto parecchia difficoltà nell’integrarsi e avviarsi alla scuola.

Abbiamo cercato di esplorare i loro interessi e abbiamo integrato cani e a volte la musica (Me contro te, e una canzone di Elodie le maggiori richieste…) tenendo sempre gli occhi sulla strada, e siamo riusciti a farli sentire parte di un gruppo.

Il Pedibus è scoperta, con il susseguirsi delle stagioni, la neve (che ci fa arrivare in ritardo, ma il direttore comprende!), gli incontri inaspettati (elicottero, ruspe, i vermi da evitare quando piove, gli insetti, l’arcobaleno, …)

Il Pedibus è occasione di aggregazione ed integrazione, momenti felici, divertenti ma a volte anche tristi, difficili, ma l’importante è che non si é soli.

Il problema che continuiamo a riscontrare e che é difficile giustificare ai nostri piccoli partecipanti è il comportamento indisciplinato ed incivile di alcuni adulti che continuano a transitare in zone di divieto, parcheggiare sui marciapiedi vicino a zone pedonali, in zone riservate ai bimbi con biciclette e monopattino.

Difficile spiegare l’incoerenza… noi li informiamo e indichiamo le regole che gli adulti troppo spesso non rispettano. 

Sarebbe bellissimo proporre almeno due volte alla settimana un Bicibus anche perché il nostro municipio si presta tantissimo all’uso della bici e molti bambini già la utilizzano.

E’ importantissimo pero’ che imparino che la bici è un mezzo e che esiste un codice della strada che va rispettato per non correre rischi ed evitare situazioni di pericolo.”

Abbiamo chiesto ad alcuni accompagnatori qual’è, secondo loro, il punto di forza del progetto Pedibus. Ecco le loro risposte:

Roli (Pedibus intergenerazionale):

“La cordialità tra le generazioni. Oggi per esempio alcune bambine hanno abbracciato Anna (accompagnatrice) e una bambina mi ha regalato un dente di leone (tarassaco) questi atti spontanei dopo l’operazione subita e le vacanze sono un segno semplice di gentilezza e cordialità. Sono queste piccole cose che ti fanno capire che vale la pena esserci.”

Judith:

Aiutare i bambini a diventare autonomi e sicuri per strada. Imparano e si interessano all’educazione stradale ed il rispetto delle regole. In più capiscono che andare a piedi non produce smog e si sensibilizzano sulla questioni ambientali.”

Anna:

“Oltre il movimento che comunque trovo importante, colgo tanta comunicazione tra i bambini.”

Paola Torti

“l punto di forza del progetto è l’aiuto che offriamo ai bambini che iniziano la scuola elementare e che si trovano per la prima volta a dover affrontare il tragitto casa scuola e ritorno, per la prima volta in autonomia. La nostra presenza, che non è quella di un genitore, è volta sia ad insegnare regole e comportamento consono e corretto lungo i tragitti e stimolare la voglia di andare a piedi. Il fatto che lo si percorre in compagnia è un ulteriore stimolo. Inoltre viene fornito un aiuto non da poco a quelle famiglie che hanno figli più piccoli o che sono di fretta per andare al lavoro.”