La Svizzera può fare ancora di più per i bambini
(Comunicato stampa dell’upi – Ufficio prevenzione infortuni – 22 marzo 2018)
Un nuovo studio europeo (ETSC) dimostra che in Svizzera esiste un significativo potenziale di miglioramento per quanto riguarda la sicurezza dei bambini nella circolazione stradale. Rispetto agli altri Stati europei, infatti, il nostro Paese si colloca solo a metà della graduatoria, nonostante le strade svizzere siano complessivamente le più sicure d’Europa. L’upi, Ufficio prevenzione infortuni, ritiene indispensabile attuare misure specifiche per proteggere meglio i bambini, ossia gli utenti della strada particolarmente vulnerabili.
Come spiegare questo risultato?
Un’ipotesi presa in considerazione è che i bambini svizzeri si spostino in media più dei loro compagni europei. Infatti, i nostri orari scolastici permettono un tragitto supplementare fra il domicilio e la scuola durante la pausa di mezzogiorno.
Come porvi rimedio?
I risultati dello studio dell’ETSC mostrano che è importante incoraggiare le iniziative come il Pedibus o il Velobus (Bicibus), che favoriscono la mobilità attiva dei bambini e mettono in sicurezza i percorsi casa-scuola. Infatti, la realizzazione di campagne come il Pedibus figura fra le raccomandazioni dell’upi per migliorare la sicurezza dei bambini ed evitare i rischi del traffico stradale. Fra queste figurano:
- Lanciare campagne sul tema della sicurezza dei bambini nella circolazione stradale.
- Equipaggiare il più possibile le automobili e i veicoli di trasporto nuovi con sistemi anticollisione.
- Proseguire con gli RSI (Road Safety Inspection – Ispezione di sicurezza dell’infrastruttura stradale) periodici dei passaggi pedonali, considerando in particolare le esigenze specifiche dei bambini.
- Continuare con l’istruzione stradale a livello elementare e rafforzare l’educazione stradale a livello secondario.
Coordinatrice Pedibus-Ticino