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A Chiasso, un esperimento riuscito!

Troppe le auto davanti a scuola, troppi i bambini che, anche su brevi percorsi, rinunciavano ad una salutare camminata. I “Percorsi sicuri” creati già agli inizi degli anni 2000, in anticipo persino sui PMS cantonali, troppo poco sfruttati. Una situazione purtroppo già vista in tanti comuni del Ticino.

Alcune linee sono nate negli anni con la buona volontà di alcuni (pochi) genitori, ma le adesioni ancora troppo scarse e saltuarie le partecipazioni.

Finché le istituzioni hanno deciso di intervenire.

Da settembre 2021 il Pedibus è diventato ufficialmente “mezzo di trasporto scolastico” e funziona su tre linee (tre “Percorsi sicuri” segnalati alle famiglie),  per 18 tragitti a settimana.

La prima parte dal Centro giovani (nel Quartiere Soldini), la seconda dalla zona Comacini, a sud, e la terza a nord della cittadina dal Quartiere di Boffalora, allungando l’itinerario oltre il ponte Interlenghi (sino all’inizio di via Soldini).

La comunicazione è arrivata alle famiglie all’inizio dell’estate, attraverso il Quaderno ufficiale della scuola.

Quando in settembre il comune ha deciso di investire sul Pedibus (sostituendo parte del contributo per l’uso del trasporto pubblico con le tre linee Pedibus), le reazioni non sono state subito tutte positive: alcuni bambini non erano abituati ad andare a piedi e certi genitori spaventati all’idea di far camminare i figli anche quando fa un po’ freddo o non c’è il sole e, forse, più in generale dal cambiamento.

Oggi i bambini iscritti sono 45, ma qualcuno si unisce ogni tanto lungo il percorso, accompagnato da mamma o papà , che danno anche volentieri una mano per la sorveglianza del gruppo.

Le accompagnatrici e gli accompagnatori (una decina) sono persone reclutate dall’Ufficio dei servizi sociali di Chiasso, diverse le persone con un passato migratorio alle spalle; ricevono un piccolo contributo per il loro lavoro di “autisti Pedibus” ma, soprattutto, hanno la possibilità di sentirsi utili alla comunità e di integrarsi. Alcuni di loro sono anche genitori di bambini/e che frequentano l’istituto scolastico. Svolgono il loro lavoro con grande senso di responsabilità e impegno, le famiglie sono grate di poter contare su un aiuto stabile per l’accompagnamento dei figli a scuola e i bambini hanno presto imparato a conoscerli. Uscendo da scuola c’è chi gli corre incontro per mostrare che ha perso un dente e chi non vede l’ha di raccontare la sua giornata di scuola. Quando la lingua italiana non è perfetta, sopperiscono i sorrisi! Integrazione e socialità sono parole che si sposano bene con il Pedibus dell’ATA!

Un lavoro di squadra!

Un pattugliatore aiuta nell’attraversamento dei tratti più trafficati.

La Polizia comunale ha avuto un ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto, formando gli accompagnatori e affiancandoli durante i primi tragitti con i bambini, suggerendo interventi per la sicurezza dei percorsi, continuando il loro lavoro di educazione stradale all’interno delle scuole: la sicurezza rimane una priorità!

Cruciale anche il contributo del corpo insegnante, coordinato dalla direzione scolastica, impegnato nella sensibilizzazione degli allievi in classe attraverso attività divertenti: letture, disegni, concorsi, …. perché anche imparare può essere divertente!

Oggi c’è soddisfazione per i risultati raggiunti, dopo diversi mesi dalla partenza, con alcuni fra i bambini più grandi che già, grazie al Pedibus, hanno  raggiunto una certa autonomia e si preparano a camminare da soli il prossimo anno. Ma è anche molta la voglia di migliorare ancora con proposte ad hoc per i piccoli pedoni, una segnaletica efficace (sono quasi pronti i cartelli di fermata definitivi), attività in orario scolastico, con l’intento di convincere anche i più scettici a “camminare anche se piove”!

Un lavoro di squadra dunque, non solo per camminare in Pedibus, ma per promuovere la salute dei bambini, la sicurezza sulle strade e l’importanza dei legami sociali.